Location dell’alta cucina ma anche angolo privilegiato dedicato all’arte.
Il Ristorante 2 stelle Michelin Il Piccolo Principe ospita l’installazione “Setole” di Francesca Pasquali.
Un progetto che ridefinisce la dialettica tra un oggetto comune destinato ad un utilizzo quotidiano e la possibilità di costruire un nuovo spazio estetico.
Le sculture di “Setole” sono realizzate con filamenti di spazzole sintetiche, proliferate recentemente nello spazio, appaiono invece come presenze consolidate dal tempo, che vivono in simbiosi con l’ambiente che le ospita.
Uno dei risultati più sorprendenti di “Setole” è la sua capacità di dialogo tra passato e presente. L’installazione, caratterizzata da un concept moderno, si trova infatti in una struttura con un patrimonio architettonico ricco di storia.
Nella loro cangiante presenza cromatica, queste Setole abitano lo spazio, in un rispettoso silenzio, memori dell’incredibile storia che questi luoghi sussurrano; l’ambiente, così ricco di epoche e tendenze passate, accoglie e integra perfettamente la materia plastica, restituendo un’estetica equilibrata e sinuosa.
Un progetto che punta a ridefinire usi ed estetica di oggetti che utilizziamo quotidianamente. L’obiettivo è quello di ottenere un risultato compositivo, che stimola i sensi del pubblico: la vista, ma anche il tatto e l’udito.
L’installazione restituisce la molteplicità delle caratteristiche e dei valori intrinsechi che una materia considerata sterile ha nel suo DNA.
Le lunghe setole invitano ad entrare in relazione con esse consentendo ai clienti un’esperienza sensoriale a 360°.
Il tutto prestando grande attenzione alla tematica del riutilizzo degli scarti. L’obiettivo è quello di iniziare a considerarli delle risorse da rivalutare, da ripensare attraverso la rigenerazione e la trasformazione.
E uno degli obiettivi di Francesca Pasquali è proprio quello di instillare nel pubblico la consapevolezza del valore che un oggetto usa e getta potrebbe avere.
Un fil rouge che ritroviamo in tanti lavori, come nella celebre Islands, un’opera commissionata dalla Sydney Opera House e raffigurante la cartografia della Baia di Sydney, realizzata con 150.000 cannucce monouso dismesse dai ristoranti e dai locali ai piedi del teatro.